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Valutazione del rischio da movimentazione manuale dei carichi

Valutazione del Rischio da Movimentazione Manuale dei Carichi

Tutte le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico, che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari

La valutazione del Rischio da Movimentazione Manuale dei Carichi è obbligatoria per tutte le aziende dove avvengono operazioni di sollevamento, trasporto e traino/spinta di carichi effettuati manualmente (Art. 168 del D.Lgs. 81/2008), la sua mancata predisposizione è sanzionata penalmente con l'arresto da 3 a 6 mesi e un'ammenda da 2700 € a 7000 €.

I DMS (Disturbi Muscolo Scheletrici) sono statisticamente la principale fonte di infortuni e malattie professionali sui luoghi di lavoro. Essi derivano da operazioni di movimentazione manuale dei carichi effettuate in maniera scorretta o troppo gravosa per il lavoratore.

Ecco alcune delle patologie più frequenti connesse alla movimentazione manuale dei carichi:

  • Ernia del disco.
  • Sciatalgia.
  • Periartrite scapolo-omerale (spalla dei nuotatori).
  • Epicondilite (gomito del tennista).

Come valutare la movimentazione manuale dei carichi?

Per effettuare una corretta valutazione del rischio da movimentazione manuale dei carichi occorre:

  • Individuare l'appropriata metodologia di valutazione, tra quelle proposte dalla Norma UNI ISO 11228.
  • Analizzare attentamente l'attività svolta dai lavoratori, con riguardo a: caratteristiche del carico (peso, ingombro e afferrabilità) e delle azioni di sollevamento (altezza da terra, angolo di torsione del busto, frequenza e ripetitività delle azioni), ergonomia dell'ambiente di lavoro (posture, ostacoli e disposizione dei carichi).
  • Calcolare correttamente gli indici relativi a sollevamento, spinta e traino e movimenti ripetitivi e confrontarli con gli indici di rischio di riferimento, per capire se l'attività analizzata è a rischio oppure no.

La norma UNI ISO 11228: metodologie di valutazione della movimentazione manuale dei carichi

La norma internazionale prevede tre diverse metodologie per valutare le operazioni di movimentazione manuale dei carichi:

  • UNI ISO 11228 - Parte 1: sollevamento e trasporto.
  • UNI ISO 11228 - Parte 2: spinta e traino.
  • UNI ISO 11228 - Parte 3: movimenti ripetitivi ad alta frequenza.

La movimentazione manuale dei pazienti - Metodo MAPO

Le problematiche legate alla movimentazione manuale dei carichi non sempre sono valutabili sfruttando la Norma ISO 11228, un pratico esempio è appunto quello della movimentazione manuale dei pazienti all'interno degli ospedali, case di cura e di riposo.

A tale scopo è stato messo a punto il Metodo MAPO (Movimentazione e Assistenza Pazienti Ospedalizzati), che permette in maniera pratica, con una metodologia di valutazione del rischio simile a quello della norma ufficiale, di definire un indice di rischio relativo alla movimentazione manuale dei pazienti in questi particolari ambiti.

Movimentazione manuale dei carichi - Limiti di peso

Il D.Lgs. 81/2008 non prevede più, come nella normativa abrogata, un limite di peso oltre il quale non si può movimentare manualmente un carico, ma richiama i pesi di riferimento per le diverse categorie di persone riportati nella Norma UNI 11228, ossia:

  • Uomini (18-45 anni): 25 Kg
  • Donne (18-45 anni): 20 Kg
  • Uomini (meno di 18 e oltre i 45 anni): 20 Kg
  • Donne (meno di 18 e oltre i 45 anni): 15 Kg

I valori riportati non vanno interpretati come dei limiti, ma come dei pesi di riferimento in condizioni ideali di movimentazione manuale dei carichi.

Per questo motivo, ogni operazione va esaminata nello specifico con i metodi proposti dalle norme, calcolando per ognuna di esse il peso limite raccomandato.